29 maggio 2015

Michele Corti "Cibo e identità locale" incontro con l'autore al Salone del libro di montagna





Cibo e identità localesistemi agroalimentari e rigenerazione di comunità” di Michele Corti, Sergio De la Pierre e Stella Agostini, edito dal Centro Studi Valle Imagna.
Uno studio approfondito e articolato per segnalare i processi virtuosi innescati in sei distretti lombardi grazie alla riscoperta dei prodotti tipici dell’enogastronomia.  
Il libro (oltre 500 pagine) ricostruisce alcuni “modelli” esemplari di sviluppo locale in cui la difesa e la valorizzazione del patrimonio legato ai sistemi agroalimentari locali tradizionali ha innescato processi virtuosi di rigenerazione comunitaria. All’insegna di proposte autosostenibili.
Il volume “Cibo e identità locale” mette in relazione l’esperienza di Gandino con il Mais spinato con altri cinque sistemi agroalimentari lombardi di eccellenza: il grano saraceno di Teglio, il vitigno urbano Pusterla di Brescia, l’asparago di Mezzago, lo stracchino all’antica di Corna Imagna e il bitto della Val Gerola.

Michele Corti Nato a Milano il 02.02.1956 da famiglia milanese con secolari radici nel mondo degli allevatori/casari (di antica origine Orobica) e degli agricoltori (fittavoli).
E’ docente a tempo definito presso l’Università degli Studi di Milano dove insegna Zootecnia di montagna. Di matrice accademica zootecnica ha sviluppato in anni recenti un profilo scientifico-professionale ruralista e si interessa di sistemi zootecnici alpini nella complessità dei loro aspetti tecnico-scientifici e socio-culturali.
Negli ultimi anni ha rivolto il suo interesse di ricerca ai sistemi di allevamento animali estensivi considerati dal punto di vista polifuzionale del mantenimento del paesaggio e, della prevenzione degli eventi calamitosi e del miglioramento a fini faunistici, ma soprattutto dell’integrazione con l’attività turistica. Più di recente si sta occupando dell'impatto della predazione a seguito della comparsa del lupo e della reintroduzione dell'orso sulle Allpi.
Si occupa altresì di sistemi zootecnici territoriali sostenibili in relazione a filiere pastorali e zootecniche connesse alla trasformazione in prodotti tradizionali . E’ attualmente impegnato anche in ricerche nel campo della storia dell’agricoltura negli aspetti specifici del pastoralismo e delle transumanze e in indagini sulle implicazioni socioculturali dell’evoluzione tecnica e strutturale dei sistemi zootecnici alpini con particolare riferimento all’alpeggio, nonché  all’allevamento caprino.
Ha collaborato e collabora con diversi enti (Regione Lombardia, Regione Piemonte, Province di Co, Va, Bg, Tn, Comunità Montane, Ersaf, Irealp, Camera di Commercio di Vb) a progetti di caratterizzazione, tutela  e valorizzazione d risorse pastorali,i prodotti e razze locali nonché di sviluppo del turismo rurale .
È presidente del coordinamento nazionale Terre Nostre dei comitati no biogas no biomasse e per la tutela della salute e dell'ambiente. Consigliere del Coordinamento Nazionale Pesticidi No Grazie (con sede a Verona)  Fondatore di numerose associazioni (associazione agricoltori lombardi - ALA, associazione culturale padano-alpina - ACPA, società per lo studio e la valorizzazione dei sistemi zootecnici alpini - SOZOOALP, amici degli alpeggi e della montagna - AMAMONT, associazione lombarda per la didattica in agricoltura ALDA, associazione pastori i (ora lombardi), associazione per la tutela delle razze autoctone a rischio di estinzione RARE).
E' segretario insieme a Robi Ronza del Forum Terre Alte. Ideatore della manifestazione itinerante festival del pastoralismo e dell'alpeggio Terre d'Alpe che ha preso il via a Cuneo nell'inverno 2013/2014 con programmazione di nuove tappe in Lombardia.