15 febbraio 2016

Libri, il 2015 l'anno della svolta, torna il segno più su libri e mercato



Torna a crescere la lettura di libri di carta in Italia: la lettura di libri nella popolazione con più di 6 anni è tornata a crescere nel 2015 (elaborazione AIE su dati Istat, +1,2% = 283.000 persone in più che leggono) e riguarda oggi 24milioni di persone. E’ tornata a crescere in particolare tra i lettori deboli e occasionali.

Le fasce dei bambini e ragazzi (6-14enni: 46,5%), le fasce pre-scolari (63%) e gli Young Adults (52,5%) continuano a leggere più libri rispetto alla media della popolazione italiana, che si attesta al 42% (lettori di almeno un libro non scolastico nell’anno).
…e rallenta quella degli ebook: la lettura di e-book rallenta nel 2015 (elaborazioni Ufficio studi AIE su dati Istat, -5,6% = 277.000 persone in meno) ma continua a riguardare una parte di popolazione italiana sostanzialmente stabile di 4,5-5milioni di persone. I due indicatori, lettura di libri di carta e lettura di ebook, non si possono sommare (per il diverso tipo di rilevazioni) ma i due dati, se analizzati insieme, confermano che ormai è cambiato il mix con cui il lettore combina carta e digitale secondo le sue necessità quotidiane. 


Anche la lettura di e-book tra i 15-19enni è quasi il doppio (15,3%) rispetto alla media: 8,2%.

Cresce l’offerta di titoli, tra carta e digitale. E cresce la vendita di diritti all’estero: gli editori hanno pubblicato nel 2015 62.250 (elaborazioni Ufficio studi AIE su dati IE – Informazioni Editoriali) diversi titoli in formato cartaceo, a cui si aggiungono ben 56.727 titoli in digitale: gli ebook rappresentano il 91,1% delle novità pubblicate nell’anno. Cresce anche la vendita dei diritti all’estero, al punto che la vendita dei diritti (+11,7%) cresce più dell’acquisto (2%).
E’ segno più nel mercato del libro. Cresce (poco) il mercato ebook: il 2015 chiude per i libri di carta nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione), secondo i dati Nielsen per AIE, con un +0,7% (e raggiunge gli 1,202miliardi di euro) a valore e con un -2,1% sul
2014 a copie (sono state vendute 90,9milioni di copie di libri: il dato negativo dovrebbe però essere compensato ampiamente dai download degli e-book).

Il segmento Bambini & Ragazzi è quello che nel 2015 ha trainato di più la crescita sia a copie che a valore: rappresenta nei canali trade – esclusa la grande distribuzione - il 17,4% del valore e il 22,9% delle copie (con il 10,3% dei titoli pubblicati). La non fiction generale - ovvero i libri di politica, attualità, religioni - con un +0,6% a valore e un +1,2% a copie ha contribuito al risultato positivo complessivo. Bene anche la fiction, che chiude in crescita a valore (+2,6%) ma negativa a copie (-1,4%, forse compensata dai download degli ebook).
La vendita di ebook nel
2015 ha raggiunto, secondo le stime dell’ufficio studi AIE, i 51milioni di euro: il 4,3% delle vendite trade.
Tre quarti degli italiani comprano i libri in libreria. Bene le librerie indipendenti - Quasi tre quarti della spesa dei lettori italiani nell’acquisto di libri (72,2%) continua a passare attraverso la libreria. Cresce il peso delle catene (che raggiungono quota 41,2%) e cresce, di poco ma dando un segnale positivo, anche quello delle librerie indipendenti (che si attestano al 31%). Gli store online - al netto della vendita di ebook - pesano il 13,9%, tanto quanto la grande distribuzione organizzata.

Il commento - “Questi risultati positivi, dopo anni di sofferenza – commenta il responsabile dell’Ufficio studi AIE, Giovanni Peresson –, indicano che anche il libro, prodotto anticiclico per eccellenza, si è collegato all’andamento economico generale e quindi diventa sempre più decisivo il livello di qualità delle proposte editoriali. Segue un trend positivo, che interessa anche gli altri paesi europei: con l’eccezione della Germania, il mercato del libro cresce infatti nel 2015 in tutti i principali Paesi UE. Ciò che è cambiato è il lettore: più autonomo, disincantato, flessibile. Qui si giocherà la partita vera del 2016”.


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